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III


1. Io non ti mentovai, monte dell’ira, nominato dal nome dell’Arcangelo folgorante; non gridai verso te, monte di quattro gioghi, monte di quattro teschi, calvario della nostra passione.

2. Ma sì ti tacqui sopra gli altri luoghi, sopra gli altri carnai della salvezza, perché più mi cocessi nel mio petto, perché più mi grondassi e mi crosciassi nel mio profondo.

3. Quando la Patria segni nel suo numero invincibile il numero dei morti e il suo soffio moltiplichi con l’ansia degli insepolti, quale tra le schiere più disperate varrà mai quest’una che ancor si scaglia?

4. Quando nel giorno di giustizia, contro le nazioni immonde, i liberatori s’aduneranno a giudicare l’opra d’ognuno innanzi di partire e terra e mare, quali ossa avranno un tanto peso? qual misura di sangue sarà più colma?

5. Quando sopra il tumulto e sopra il crollo, sopra i regni dirotti e sopra le stirpi sradicate,