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7. Chi s’alza oggi arbitro di tutta la vita futura, sopra la terra ululante e fumante?

8. Donde è venuto? dalle profondità della pena o dalle sommità della luce, come l’esule Dante?

9. O solo è un savio seduto nella sua catedra immota, ignaro di gironi e di bolge?

10. O solo è un interprete assiso dinanzi al polito suo libro, che nessun vento ignoto sconvolge?

11. Non so, né m’inclino al responso lontano, né indago i legami tra sillaba e sillaba accorti.

12. Serro l’animo spietato nel cuore, l’arma provata nel pugno; e ascolto il silenzio di Dio e dei morti.


II


13. Chi risponde? Chi giudica? Non l’uomo seduto, né l’uomo diritto, né il codice né la bilancia.

14. Risponde chi per parlare sputa il fango ch’ei morse cadendo o si netta dalle lacrime di sangue la guancia.