Pagina:D'Annunzio - Cabiria.djvu/26

20

«PROTEGGILA! GLI IDDÌI TI PROTEGGERANNO»

— «M’È APPARSO COSTUI ALL’IMPROVVISO... NON AVEVA SECO ALCUNO, NÉ COSA ALCUNA..»

— «MOLOCH LA GIUNGA! ELLA È CON L’ALTRO RAPITORE...»

TUTTO ANCOR SANGUINANTE DEL SUPPLIZIO ATROCE, MACISTE È VINCOLATO ALLA MOLA IN PERPETUO; CHE LA MORTE TROPPO ERA LIEVE!

VERSO ROMA.

L’OSTE SI VENDICA DI AVER TANTO TREMATO.