Pagina:D'Annunzio - Cabiria.djvu/25


19

SORGE LA LUNA.

«O REGINA, CHE PORTI LA LUCE, DEA DALLE CORNA DI TORO, NOTTURNA, CHE TUTTO VEDI, CHE IN CERCHIO CAMMINI, CHE AMI LE VEGLIE, CHE CRESCI E MANCHI, PRODUTTRICE, VENTUROSA, RAGGIANTE, PROTEGGI I TUOI SUPPLICI, ACCOGLILI NE’ TUOI MISTERI...»

ALTRI CUORI, ALTRE ANSIE.

IL «BUONO EVENTO» SECONDA IL ROMANO.

«O CELEBRATA IN MILLE INNI, TU CHE ACCORDI LA GRAZIA IN SEGRETO, TU CHE ANNODI I MORTALI CON LE NECESSITÀ INVINCIBILI, TU CHE DELLA NERA NOTTE TI PIACI E DEI LETTI D’AVORIO, O FERTILE, O SCALTRA, O TUTTA SORRISO, VIENI E VISITA CHI DAL CUORE PROFONDO T’INVOCA!»

MACISTE INCALZATO SI RIFUGIA NEGLI ORTI DI ASDRUBALE.