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CLE, SEGNA QUI IL RITMO INIZIALE: DI VITA E DI MORTE, DI CREAZIONE E DI DISTRUZIONE, DI SPLENDORE E D’OSCURAMENTO.

CASI PRODIGIOSI, STRAORDINARIE FORTUNE, FULMINEE RUINE. LA VIRTÙ DELL’UOMO PARE SENZA LIMITI, DA CHE IL MACEDONE HA SUPERATO ERCOLE E BACCO, IL SEMIDIO E IL DIO. LA FORZA PROCEDE PER SALTI FORMIDABILI, BELLUINA E DIVINA, NON TOCCANDO LA TERRA SE NON A MOLTIPLICARE IL SUO IMPETO. LA SENTENZA DI PIRRO DALL’ELMETTO ORNATO DI CORNA D’ARIETE NON È SE NON UNA PAROLA D’ORACOLO SOSPESA SUL MONDO. «A CHI IL RETAGGIO? AL FERRO CHE MEGLIO TRAPASSERÀ, CHE MEGLIO TAGLIERÀ.» DUNQUE ALLA CORTA LARGA E AGUZZATA SPADA ROMANA.

ED ECCO, SI COMPIE CIÒ CHE NON MAI FU VEDUTO IN TERRA, CHE NON MAI FU SCRITTO NEGLI ANNALI: UNA GRANDE CIVILTÀ UMANA CROLLA INTIERAMENTE, D’UN TRATTO, CON I SUOI IDOLI MOSTRUOSI, CON I SUOI VALORI ANTICHI E NUOVI, CON LA SUA TRISTEZZA E CON LA SUA CUPIDIGIA, CON LA SUA VOLONTÀ DI