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324 | giugno |
- Discenda con noi! - gridarono di sotto.
- Io debbo morire al mio posto, - rispose il capitano.
- Incontreremo un bastimento, - gli gridarono i marinai, - ci salveremo. Discenda. Lei è perduto.
- Io rimango.
- C’è ancora un posto! - gridarono allora i marinai, rivolgendosi agli altri passeggieri. - Una donna!
Una donna s’avanzò, sorretta dal capitano; ma vista la distanza a cui si trovava la scialuppa, non si sentì il coraggio di spiccare il salto, e ricadde sopra coperta. Le altre donne eran quasi tutte già svenute e come moribonde.
- Un ragazzo! - gridarono i marinai.
A quel grido, il ragazzo siciliano e la sua compagna, ch’eran rimasti fino allora come pietrificati da uno stupore sovrumano, ridestati improvvisamente dal violento istinto della vita, si staccarono a un punto solo dall’albero e si slanciarono all’orlo del bastimento, urlando a una voce: - A me! - e cercando di cacciarsi indietro a vicenda, come due belve furiose.
- Il più piccolo! - gridarono i marinai. - La barca è sopraccarica! Il più piccolo!
All’udir quella parola, la ragazza, come fulminata, lasciò cascare le braccia, e rimase immobile, guardando Mario con gli occhi morti.
Mario guardò lei un momento, - le vide la mac-