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188 | marzo |
gridare: - Garrone! Garrone! - Risalimmo in fretta tutti e tre. - Garrone! - gridò il muratore col viso mutato, - t’ha chiamato per nome, due giorni che non parlava, t’ha chiamato due volte, vuole te, vieni subito. Ah santo Iddio, se fosse un buon segno! - A rivederci, - disse Garrone a noi, - io rimango, - e si lanciò in casa col padre. Derossi aveva gli occhi pieni di lacrime. Io gli dissi: - Piangi per il muratorino? Egli ha parlato, guarirà. - Lo credo, - rispose Derossi; - ma non pensavo a lui... Pensavo com’è buono, che anima bella è Garrone!
IL CONTE CAVOUR
29, mercoledì
È la descrizione del monumento al conte Cavour che tu devi fare. Puoi farla. Ma chi sia stato il conte Cavour non lo puoi capire per ora. Per ora sappi questo soltanto. egli fu per molti anni il primo ministro del Piemonte; è lui che mandò l’esercito piemontese in Crimea a rialzare con la vittoria della Cernaia la nostra gloria militare caduta con la sconfitta di Novara; è lui che fece calare dalle Alpi centocinquantamila Francesi a cacciar gli Austriaci dalla Lombardia; è lui che governò l’Italia nel periodo più solenne della nostra rivoluzione, che diede in quegli anni il più potente impulso alla santa impresa dell’unificazione della patria, lui con l’ingegno luminoso, con la costanza invincibile, con l’operosità più che umana. Molti generali passarono ore terribili sul campo di battaglia; ma egli ne passò di più