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rapporto al cittadino carnot 347

co’ francesi, o che fecero fuoco sul popolo napoletano mentre combatteva co’ francesi; 4° tutti coloro che si batterono a vista delle bandiere del re contra la di lui truppa; 5° tutti coloro che, o scrivendo o parlando in pubblico, avessero detto male del re, della sua famiglia e della religione; 6° tutti coloro finalmente che avessero dati non equivoci segni della loro empietá verso la caduta repubblica.

II. Coloro che erano ascritti alla sala patriotica, e che avevano segnata colle proprie mani la sentenza di morte, sono stati condannati all’esilio in vita ed alla confiscazione de’ beni.

III. Tutti quei, che hanno occupati impieghi subalterni, sono stati affidati alla clemenza del re. — E chi fra loro non ne ha veduti gli effetti?


p. 309, v. 30. Quei, che son versati nella storia, sanno che cotesta imperadrice, nella minoritá del figlio Michele, sterminò un popolo di manichei, che vivevano tranquillamente nell’Asia minore, avendone solamente in un tempo immolati centomila al suo fanatismo. I preti l’hanno collocata nel numero delle piissime donne del secolo nono: dove i nostri gerofanti situeranno Carolina, sua emula?...


p. 310, v. 21. La storia della tirannide umana rammenta con orrore il toro di Falaride, l’orecchio di Dionigi, ecc. Tempi a noi piú vicini ci hanno offerti i lugubri esempi dell’atto di fede, de’ giudizi di Dio, della ruota. La filosofia e la civilizzazione aveano giá banditi dall’Europa sí fatti spettacoli, che insultano la natura e svergognano la specie. In Napoli la Giunta di Stato non solo ha rinovati tutti gli orrori della tirannia, ma ne ha inventati de’ nuovi. Il giovane Acconciagioco, accusato di aver avuto parte in una congiura contro la monarchia, ha sofferto con ammirabil costanza il fuoco nella sua mano in presenza degl’iniqui ministri. E mentre gli si passava un ferro rovente dall’estremitá del dito indice sino al pollice, egli ha serbato il silenzio col piú fiero ed orgoglioso contegno. Cosí sono puniti in Napoli i semplici sospetti...

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La maniera, con cui sono stati trattati i detenuti nelle carceri, è stata la piú oppressiva e la piú tirannica che mai si possa immaginare. Sembra impossibile che gli agenti della tirannia napoletana abbian potuto superare gli orrori della Bastiglia di Parigi.