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rapporto al cittadino carnot 321

tue azioni e l’esempio di quelle grandi qualitá che caratterizzano gii eroi.

Intanto Championnet rapidamente si avanzò per sottrarre Napoli da sí fatta anarchia. I patrioti, tutte le persone dabbene ed amanti dell’ordine, colla direzione di Moliterni, che al presente è generale di divisione nelle armate francesi, gli facilitarono l’ingresso; e, benché i lazzaroni stipendiati e fanatizzati si accinsero a lottare coll’armata vittoriosa, pure l’arena restò allagata del sangue di cotesti automi. Sicché i francesi al di fuori, al di dentro i patrioti, che occupavano il forte di Sant’Elmo colla direzione dello stesso Moliterni, trionfarono degli ostacoli, e pervennero a rovesciare un trono che giá vacillava sotto il peso de’ delitti, a spiantare un governo, che, facendo guerra a’ diritti dell’uomo e del cittadino, era caduto nell’universale abominio e nell’odio sí del satrapo che sedea sul carro della fortuna come del meschino ch’era schiacciato sotto le ruote.

Il Direttorio approvò tutt’i passi di Championnet, sí nel rovesciare il soglio di Napoli che nel dichiarar liberi ed indipendenti gli abitanti. Macdonald ed Abrial assicurarono eziandio che la repubblica napoletana era garantita dalla gran nazione, e che i legami ed i rapporti scambievoli non erano punto differenti, dovendo per l’avvenire considerarsi sotto l’istesso punto di vista i francesi ed i napoletani.

La repubblica dunque, proclamata dall’intera nazione e riconosciuta dal Direttorio, aprí un campo delle piú soavi idee allo spirito, diede un nuovo slancio all’entusiasmo, impresse la piú viva commozione a’ sensi, e risvegliò nel cuore di tutti l’amor della patria, della libertá e della gloria. Il patriotismo che si spiegò in Napoli era degno de’ bei giorni di Sparta ed Atene. Né gli sconcerti e gli abusi, che sono inerenti ad una rivoluzione come le macchie negli astri, intiepidirono l’effervescenza della gioia e del piacere universale nel vedersi le nuove magistrature popolari, le nuove leggi, i nuovi diritti, per cosí dire, ed una totale rigenerazione politica.

Io qui lascio de’fatti, cittadino ministro, che potrebbero essere degni della vostra considerazione, ma che non entrano nel mio