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294 rapporto al cittadino carnot


Allora Méjan poteva scagliare i fulmini della vendetta nazionale dalla cima di una ròcca, la quale domina Napoli; poteva, senza esser offeso, ridurre un mucchio di ceneri quelli posti che stavano sotto il tiro del cannone di Sant’Elmo. Ma Méjan, assiso sul letto delle delizie e delle rapine, offuscato da’ profumi del vino e de’ cibi i piú deliziosi, Méjan guardava col riso dell’impudenza i roghi, su’ quali fumavano le palpitanti membra de’ difensori della patria. Méjan, allo stridore delle ossa degl’incalcolabili martiri, a’ lamenti ed a’ singhiozzi delle loro famiglie, avea del tutto otturate le orecchie. Méjan non era affatto commosso all’aspetto tragico delle lagrime e del sangue, che aveva allagate le strade della cittá... La di lui anima di ferro non era alterata dallo spettacolo delle crudeltá rivoltanti e de’ tratti di barbarie, che il feroce nemico esercitava sulle mogli, sulle sorelle, sulle figlie de’ partigiani della gran causa. Questo mostro mi sembra Nerone, il quale, alla vista dell’incendio di Roma, suonava la cetra.

Oh cielo, oh dèi! a che soffrir quest’empii

fulminar poi le torri e i sacri tempii?

Conveniva però buttare un po’ di polvere agli occhi degli officiali probi, per nascondere la sua perfidia. La virtú ama la schiettezza, ma la perversitá vuole improntar la maschera, per non manifestare le sue bruttezze. Prima che Sant’Elmo fosse attaccato, spesso spesso Méjan facea discendere (troppo tardi se n’era accorto!), contro gli ordini di Macdonald, alcune numerose pattuglie nel cuore della cittá; sicché quei soldati, i quali, in circostanze meno critiche, a tempo proprio, potevano consacrarsi alla difesa della libertá, mentre le forze nemiche si erano raddoppiate, erano costretti dal loro capo a discendere nell’arena. Quale dovea essere il risultato? La morte de’ francesi ed il discapito della guarnigione. Ma questi sacrifici, questi macelli di carne umana sono calcolati da Méjan com’era calcolato il massacro di tante migliaia di uomini, che l’infamia di Scherer immolava alla ferocia delle tigri settentrionali dirette da Suwarow.