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xlix - persecuzione de’ repubblicani 197

Regno a settentrione della linea di demarcazione, un numero infinito di persone, che dimoravano nella capitale, ma che intanto aveano la cittadinanza in quelle province, fossero divenuti legittimamente cittadini francesi; ad onta finalmente che, dopo la resa di Capua, in Napoli fosse cessata ogni autoritá legittima: niun re, niun vicario regio, niun generale, nessuna forza pubblica; tutto era nell’anarchia ed a ciascuno nell’anarchia era permesso di salvar come meglio poteva la propria vita.

Intanto, ad onta di tutto ciò, furon dichiarati rei «tutti coloro che nelle due anarchie avessero fatto fuoco sul popolo dalle finestre»; cioè tutti coloro i quali non avessero sofferto che la piú scellerata feccia del popolo tra la licenza dell’anarchia li assassinasse.

«Tutti coloro che avevano continuato a battersi in faccia alle armi del re, comandate dal cardinal Ruffo, o a vista del re, che stava a bordo degl’inglesi». Questo articolo avrebbe portate alla morte per lo meno ventimila persone, tra le quali eranvi tutti coloro che si trovavan rifugiati a Sant’Elmo, i quali, neanche volendo, poteano piú separarsi dai francesi.

«Tutti coloro che avessero assistito all’innalzamento dell’albero nella piazza dello Spirito santo (perché in quell’occasione si atterrò la statua di Carlo terzo) o alla festa nazionale in cui si lacerarono le bandiere reali ed inglesi, prese agl’insorgenti».

«Tutti coloro che durante il tempo della repubblica aveano, o predicando o scrivendo, offeso il re o l’augusta sua famiglia». La legge del Regno esentava dalla pena di morte chiunque non avea fatto altro che parlare. La legge diceva: «Se è stato mosso da leggerezza, nol curiamo; se da follia, lo compiangiamo; se da ragione, gli siam grati; e, se da malizia, gli perdoniamo, a meno che dalle parole non ne possa nascere un attentato piú grave». Una legge posteriore a questa condannò a morte tutti coloro i quali avean parlato o scritto in un’epoca, nella quale forse nessuno poteva render ragione di ciò che avea fatto. Si vide allora che non bastava non aver offese le leggi per esser sicuro.

«Finalmente tutti coloro i quali in modo deciso avessero dimostrata la loro empietá verso la sedicente caduta repubblica». Quest’ultimo comprendeva tutti.