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140 saggio storico

XXIX

FAIPOULT1



Finalmente venne Faipoult. Egli con un editto, in cui si ripeteva un decreto del Direttorio esecutivo, dichiarò tutto ciò che la conquista avea dato alla nazione francese. Si parlava di conquista dopo che si era tante volte promessa la libertá; e, per conciliar la promessa e l’editto, si chiamava «frutto della conquista» tutto ciò che apparteneva al fuggito re.

Ma quali erano i beni del re, che non fossero della nazione? Si chiamava «fondo del re» la reggia, che suo padre non avea al certo condotto da Spagna; si chiamavano «beni del re» i fondi dell’ordine di Malta e dell’ordine costantiniano, i quali erano certamente de’ privati2; i monasteri, che erano de’ monaci e che, ove non vi fossero piú monaci, non perciò diventavano beni del re; gli allodiali, de’ quali il re non era che amministratore; e si spinse la cosa fino al segno di dichiarar beni del re i banchi, deposito del danaro de’ privati, la fabbrica della porcellana e gli avanzi di Pompei, nascosti ancora nelle viscere della terra. Il re istesso, ne’ momenti della maggiore ebbrezza del suo potere, non avea giammai tenuto un simile linguaggio, e forse in bocca di un re sarebbe stato meno dannoso alla nazione e meno strano: meno dannoso, perché, per quanto ei si prendesse, tutto rimaneva alla nazione, tra la quale egli stesso restava; meno strano, perché egli era realmente il capo di quel

  1. Prendo il nome di Faipoult come il nome dell’esecutore, e forsi non volontario, degli ordini del Direttorio francese. Faipoult era un ottimo uomo, che amava e che stimava la nazione nostra: ma egli, come commissario del suo governo, non era altro che esecutore di ordini non suoi. Il governo che oggi ha la Francia gli avrebbe dati al certo ordini diversi.
  2. Quando i francesi aggregarono alla nazione i beni dell’ordine di Malta, dimostrarono che essi non erano dell’ordine, ma della nazione. Se i beni dell’ordine di Malta in Francia eran della nazione francese, i beni dello stesso ordine in Napoli doveano esser della nazione napolitana.