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eran costretti a destarvi fazioni, onde potersi sostenere colla divisione, unico mezzo che rimane per dominare a colui che ha piccole forze. Il solo Federico secondo riuniva in sé e titolo, che tanto può sulle menti del volgo, e mente somma, superiore al suo secolo, e forza grande per poter comandare ai partiti senza esser costretto a lusingarli, e domini in Italia onde non fusse costretto a divider le sue cure in due e non avvenisse una mancanza di forze in lui, e nell’Italia una mancanza di felicitá.

— Non credi tu — dissi io — che i veneziani abbian mai pensato al dominio dell’intera Italia?

— So — mi rispose — che molti lo han creduto, e non ti negherò che talora l’abbia potuto credere anche il senato di Venezia. Perché avviene spesso tra gli uomini che si attribuiscono a taluni profondissimi e nobilissimi disegni ai quali non han mai pensato, e, a forza di udirlo dire, essi stessi incominciano a credere che sia vero. Ma che sperare dagli ordini pubblici di Venezia, distruttori di ogni virtú e di ogni valor militare? che sperare da un governo in cui si temeva piú l’ingrandimento di un individuo che non si desiderava l’ingrandimento dello Stato? I loro ordini eran congegnati in modo che ogni grande uomo dovea per necessitá distruggerli; e, siccome è impossibile fare grandi cose senza che ci sia un grande uomo che le faccia, cosí i veneziani rinunciavano alle grandi imprese per non correr il pericolo di aver tra loro de’ grandi uomini. Il senato di Venezia rassomigliava il senato di Cartagine, che amava meglio cedere a Roma che far grande Annibaie.

I veneziani non avean mai concepita un’idea grande. Essi non avean virtú, perché la mente loro non si era mai livellata all’ampiezza de’ loro destini. Il loro imperio era rimasto in Venezia, anzi in una piccola parte di Venezia. Roma accettava per romani quanti uomini, quante cittá ambissero la sua cittadinanza: Roma pensava dunque ad ingrandirsi. I veneziani pensavano solo a moltiplicare il numero delle provincie e non ad ingrandire la cittá: la cittá rimaneva sempre picciola. Le provincie esigevano molta forza per esser contenute a dovere,