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arcivescovile, in quei tempi piú importante di quella dello stesso governo. Ma la curia trovò l’opera tanto contraria alla religione, che non solo non concedette il permesso, ma prese tutt’ i manoscritti dell’autore. Bollivano allora caldissimamente in Napoli i litigi tra il sacerdozio e l’imperio: era recente l’esempio del virtuoso e sventurato Giannone. Vico, naturalmente timido, avea deposto ogni pensiero dell’opera. Qualche suo amico, tra’ quali Paolo Mattia Doria, lo confortarono a ricomporla in modo che non dasse alcun sospetto; e Vico diede nell’altro estremo, e ne formò un’opera quasi mistica. Difatti la prima edizione porta in fronte tutta l’apparenza d’un mistero. Rivesti il suo sistema di forme allegoriche. In un’opera, nella quale si dimostrava la religione essere una proprietá intrinseca della mente umana ed andar soggetta a tutte le vicende che dipendevano dalla natura e dalle leggi di questa mente, si volle dimostrare che la religione cristiana era esente da queste leggi. E fin qui forse non vi era male. Ma, per timore di far poco, si volle far troppo e dimostrare che queste stesse leggi appunto, mentre dimostravano la falsitá di tutte le altre religioni, confermavano la veritá della cristiana; e l’opera prese un aspetto teologico che le conveniva molto male. Si esaminava il corso politico delle nazioni: si volle eccettuar da questo esame la nazione ebrea e si volle dippiu servire alla sua cronologia. Tutto ciò dá alla prima edizione della Scienza nuova l’apparenza la piú bizzarra che si possa imaginare.

Nella seconda edizione incominciò a parlar piú chiaro. Una terza, che volle fare in Venezia, sarebbe riuscita la migliore di tutte; ma ne incaricò il suo amico Antonio Conti, e, stampati appena pochi fogli, nacque inimicizia tra loro, per cui Vico ritirò il suo manoscritto. Ne fece un’altra edizione in Napoli, la quale è facile intendere che non era quella che avrebbe fatta in Venezia. Né l’edizione di Milano è la migliore, perché, tra le precedenti, hanno scelta e seguita quella che forse era pessima, e molte cose vi mancano. Una buona edizione di Vico deve farsi ancora. Forse si sarebbe fatta in Napoli, ed eransi a tale fine preparati molti materiali. Si era invitato il figlio di Vico,