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DALLA «STATISTICA DELLA REPUBBLICA ITALIANA» 287 Ecco dunque tutti gli aspetti sotto i quali si deve considerare la felicita di una nazione. La sua ricchezza è effetto dell’industria sua. Questa ricchezza esige capitali ed opere. I primi tra’ capitali sono la terra e la popolazione. I capitali circolano per mezzo de’ prezzi e delle mercedi.

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COSTUME

Il costume pubblico tiene uno de’ primi luoghi, quando si ricercano le cagioni de’ fenomeni politici ed economici di una nazione, perché quasi tutti nascono da lui. Quando si tratta di descriverlo, è sempre l’ultimo, perché non si può conoscere se non per mezzo dei fenomeni istessi che esso produce.

Io non dirò di essersi descritto il costume di quella nazione di cui si conosca e la moda delle vesti e la liturgia delle cerimonie ed il gusto de’ pranzi e la divisione, che talora gli affari, pivi spesso i piaceri, segnano alle ore del giorno, e tante altre cose simili, le quali variano presso tutte le nazioni senza turbar per nulla la loro sorte, che possono essere utili ai viaggiatori ed occupano inutilmente coloro che governano i popoli, e che piacciono tanto nella storia antica, sol perché la loro cognizione si unisce all’idea di nazioni illustri, e la loro ricerca suppone molta erudizione e talora anche molto ingegno.

Che cosa è il costume pubblico? Quando esso si considera, diciam cosí, in dettaglio, il numero degli oggetti che si presentano alla nostra considerazione è si grande che noi non vi vediamo pivi né rapporti né fine, ed in conseguenza nessuno o pochissimo interesse. Questa è la ragione per cui diffícilissimo riesce far una descrizione di tutti i costumi di una nazione, senza che sia mancante in nessuna parte ed in molte noiosa. Ma, quando tutti questi oggetti si voglion riferire alla pubblica felicitá, allora incomincia ad avere un fine, de’ rapporti e quasi una nuova organizzazione ed una vita.