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I

DAL «REDATTORE CISALPINO»

I

FRANCESCO MARIO PAGANO

È uscito il terzo tomo dei Saggi politici di Mario Pagano con VElogio dell’autore scritto dal cittadino Flaminio Massa.

Questa opera è una di quelle poche prodotte dagli italiani dopo la metá del secolo, e per le quali l’Italia, se piú pregiasse le sue cose, avrebbe ragione di andar superba a fronte di qualunque altra nazione. Chiamar a rivista le nazioni di tutti i luoghi e di tutti i tempi, tra le infinite varietá della loro storia; saper rintracciare le leggi invariabili di un ordine che par che sfugga la nostra vista; descriver, per cosí dire, la curva intorno a cui i corpi morali, non altrimenti che i globi celesti, invariabilmente si aggirano; scriver la storia eterna della umanitá è una invenzione in cui l’ingegno italiano non ha veruno rivale. Platone aveva a pena intravveduto l’Atlantide; Vico, al pari di Colombo, fu il primo a navigarvi ; ma, dopo Vico, niun altro se non che Pagano ha avuto il coraggio di seguirlo.

Chiunque conosca a fondo la storia dell’uomo comprende che essa è fondata sopra i principi di Vico e Pagano. Gli uomini, che in ogni etá e in ogni luogo si son presentati sempre sotto aspetti diversi, han dato origine ad infiniti sistemi, passeggeri al pari delle apparenze che li avean fatti nascere. L’oggetto di Vico e di Pagano è stato quello di distinguere nell’uomo e