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ritardava lo sviluppo dell’industria e del commercio e nella Germania e nell’Italia, che formavano nell’Europa meridionale i due mercati piú grandi del monopolio degl’inglesi, dove essi esercitavano un dispotismo commerciale poco minore di quello che esercitano nelle Indie; mentre, se la potenza politica di queste due nazioni fosse risorta, il commercio inglese avrebbe dovuto soffrir le stesse condizioni che soffre nella Francia, nella Prussia, negli altri Stati, insomma, ne’ quali vi è potenza politica e ne’ quali il lucro è molto minore. In tal modo gl’inglesi, fomentando alcune inutili pretensioni dell’Austria, ottenevano con una sola operazione due vantaggi : molta condiscendenza nell’Austria e molta debolezza nella Germania e nell’Italia; rovinavano la Germania, l’Italia e l’Austria al tempo istesso, ed intanto per si lungo tempo la Germania, l’Italia e l’Austria riputavan gl’inglesi loro amici.

Seguendo sempre la stessa massima di moltiplicar sul continente le pretensioni, onde potervi moltiplicar le guerre, gl’inglesi erano stretti in alleanza col re di Sardegna, non perché il re di Sardegna potesse esser per loro un alleato potente, ma perché poteva esser sempre un ottimo istrumento a suscitar lunghe guerre. La politica inglese tendeva a collegarsi con tutt’i principi ed a tenerli sempre divisi tra loro, perché, se mai si fossero riuniti, non avrebbero avuto piú bisogno dell’amicizia inglese, non avrebbero sofferto le loro leggi commerciali e nautiche, avrebbero sviluppata maggiore industria, sarebbero divenuti loro rivali e sarebbe cessata sul continente quella guerra eterna che essi tanto desiderano, perché, nello stato attuale del continente, produce loro tanta utilitá. Col mezzo della guerra gl’ inglesi impediscono il commercio della Francia (e, quando dicesi Francia, s’intende anche Spagna ed Olanda), unica nazione che sia veramente loro rivale; diventano per qualche anno i soli provveditori dell’universo, e, a forza di esserlo spesso spesso per pochi anni alla volta, lo diventeranno finalmente per sempre. Si è detto che il commercio è routinier, e si è detto il vero. Ma, se l’Europa fosse divisa in potenze piú grandi, queste avrebbero minor numero di occasioni di contender