Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari – Periodo milanese, 1924 – BEIC 1795489.djvu/116

Menkenio, che insegnava a leggere facendo delle lettere di zuccaro, che poi dava a quello tra’ suoi fanciulli che sapeva nominarle. Il principio di Pestalozzi è fondato sopra il seguente tratto áé\YEmilio: «Trasformiamo le nostre sensazioni in idee, ma non saltiamo troppo rapidamente dalle idee sensibili alle intellettuali. Nelle prime operazioni che fa la mente di un fanciullo, abbia sempre i sensi per guida; non altro libro che il mondo; non altra istruzione che quella de’ fatti. Un fanciullo che legge non fa che leggere: egli non pensa, non s’istruisce. Che impara dunque? Parole, solamente parole. Rendete il vostro allievo attento ai fenomeni della natura, e per tal modo lo renderete curioso. Nulla egli sappia perché voi glielo abbiate detto, ma perché lo abbia veduto; non impari la scienza, ma la inventi». Il fanciullo dall’istante della sua nascita ha la facoltá di sentire, e questa è la sola che abbia: quella di osservare vien dopo; piú tarda è quella di paragonare; quella d’imitare è l’ultima. Tale è la legge della natura: perché non sará anche tale la norma dell’educazione, il di cui fine non è giá quello di opporsi alla natura, ma di secondarla?

Non vi è dubbio che tra i seguaci del metodo di Pestalozzi incomincia a sorger un poco di quell’entusiasmo di setta che ci spinge sempre oltre le linee del vero. Nessuno, per esempio, vorrá credere in tutto ad Amaury Duval, il quale dice che l’uomo prima de’ suoi tredici anni è una scimia; che ogni lettura prima de’ diciotto anni ci nuoce. Queste esagerazioni degli amici soglion esser all’utile veritá piú nocive delle stesse censure de’ suoi nemici. Ma sará sempre vero che un fanciullo di cinque anni educato col metodo di Pestalozzi, dopo tre anni di scuola, saprá bene l’aritmetica e la geometria piana e scioglierá facilissimamente, e nell’una e nell’altra scienza, problemi difficili per molti giovani di sedici anni educati col metodo antico. Un fanciullo allievo di Naéf, interrogato qual fosse il numero di cui */s eguagliassero 3 / 4 di 8 / 9 , in meno di un minuto di tempo ha risposto: 5 / 3 . Ad un altro fu proposto il problema: «Quale è la misura del perimetro di un rettangolo, la di cui