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questa non è universale e continua?^). Chi mai impedisce che il medico, che cura, osservi al tempo istesso e registri le sue osservazioni, e che tutte le osservazioni si riuniscano alla fine dell’anno in un punto solo? In dieci anni si avranno per lo meno due milioni di osservazioni, che al governo non costeranno altro che il volerlo, ai medici non altro che il volerlo; ma di quanta utilitá non saranno alla medicina? Noi crediamo che, di tutto ciò che si possa fare pei progressi della medicina, questo sia il piú efficace: esempio ne sia l’Inghilterra, dove tutti quasi gli ospedali sono essenzialmente clinici, e da ciò n’è avvenuto che in niun’altra parte dell’Europa abbia fatti tanti progressi la medicina meramente sperimentale. Non rimane che a parlar di due cattedre: storia della medicina, polizia medica. È inutile ripetere sulla prima ciò che si è detto in altro luogo, parlando della storia in generale.

La seconda non è da confondersi colla medicina forense, che finora abbiamo avuto e che ne forma appena una picciolissima parte. Questa scienza è nuova, né risale piú in lá dell’illustre Frank, che ne è il vero, il solo fondatore, perché è quello che primo le ha dato tutta la sua estensione. La sua utilitá è tanto evidente che in meno di cinquanta anni è stata (i) Quando si parla di «esperienze» in medicina, ho timore che noi pronunziamo questa parola senza troppo comprenderne il significato. Logicamente parlando, la conseguenza di un’osservazione non si estende oltre il fatto osservato: è l’analogia che estende la conseguenza da un fatto all’altro. Ma la probabilitá dell’analogia è in ragione inversa della differenza che passa tra gli oggetti simili osservati e quelli che si potevano osservare. Siano cento 1 possibili da osservare: se voi ne avrete osservati cento, avrete la massima probabilitá possibile, la certezza; se niuno, la perfetta ignoranza; se ne avrete osservati novanta, avrete una probabilitá grandissima. Or quante sono le malattie che si potrebbero osservare? quante quelle osservazioni che si registrano? Imperciocché qualunque medico osserva; ma, siccome noti registra ciò che ha osservato, cosí le sue osservazioni sono utili a lui solo, ina perdute inutilmente per la medicina, la quale non ha per sé che le esperienze registrate. Or quante sono queste al paragone di quelle che si potrebbero fare? Noi non crediamo errare di molto dicendo che ne formano appena la mtllionesima parte. E si osa parlare di esperienza?