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gliare ad una statistica, la quale ci dica le arti, le leggi, i costumi di que’ popoli de’ quali la storia ci narra gli avvenimenti. E da questi tre fonti deriva in gran parte l’etimologia: scienza per l’ordinario ridicola, se maneggiata dai soli eruditi; ma profonda, se è adoprata dal filosofo per iscoprire le origini vere delle nazioni, de’ costumi e degli errori degli uomini. I monumenti tecnici, sotto l’aspetto dell’arte, presentano un si gran numero di oggetti a considerare ed esigono tante cognizioni positive sull’arte medesima, che debbon formar materia di una lezione speciale, addetta alla scuola delle belle arti. Ma non sará inutile al semplice filologo di avere una notizia quanto piú si possa completa di tutti, o almeno de’ principali monumenti dell’arte antica pervenuti fino a noi, unita ad una storia, se non dell’arte, almeno degli artisti piú celebri. Finalmente i monumenti misti si possono dividere in due classi: medaglie ed iscrizioni. L’introduzione allo studio tanto delle prime quanto delle seconde non consiste in altro che nell’esatta classificazione delle medesime per tempi e regioni e nella cognizione delle sigle, abbreviature ed emblemi, ciie nelle une e nell’altre si sogliono incontrare. Questa è l’idea, che noi ci abbiam formata del corso di lezioni componenti l’intera filologia. Un corso tale avea immaginato il nostro Campolongo: ma convien confessare che l’esecuzione non corrisponde all’idea. Non si può negare però che, quando queste lezioni fossero ben ordinate, i giovinetti acquisterebbero una cognizione ampia di tutto ciò che forma il soggetto dell’erudizione; ed il loro ingegno diventerebbe in ciascuna parte della medesima piú acuto ed il loro giudizio in tutto piú sicuro. Forse cesserebbero tutte quelle dispute che vi sono tra gli eruditi pedanti; dispute le quali per l’ordinario derivano da una sola sorgente, ed è che, niuno di essi conoscendo in tutta l’ampiezza la materia che tratta, ma sapendone chi una, chi un’altra parte, ciascuno trae dalle cognizioni che ha gli argomenti per sostenere la propria opinione, ed o non intende o disprezza gli argomenti che si traggono dalle cognizioni che hanno gli altri. Chi è versato nella lettura de’ classici