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NOTA 413 dell’ Istruzione CO. Tuttavia le parti non tardavano a invertirsi; e, due anni dopo, il Cuoco, da incudine, poteva in qualche guisa diventar martello.

Poiché infatti bisognava pur giungere a quella riforma dell’Istruzione che il re desiderava vivamente e i cittadini chiedevan da ogni partei*), lo Zurlo, inviate, nel corso del 1810, ispezioni e commissioni nei collegi e altri istituti d’istruzione delle provincie( 3 ), si risolse, circa il settembre del i8ir, a far compilare un terzo progetto da persona di sua fiducia, la quale, con molta probabilitá, fu Matteo Galdi, che giá nel 1809 era intervenuto a qualche seduta della Commissione (4), e che forse fin da allora aveva posta la candidatura a quella carica di direttore generale dell’Istruzione che lo Zurlo gli fece conferir nel 1812. Non c’è riuscito di rinvenire il testo di siffatto progetto. Ma, a dir vero, è cosí facile ricostruirne le linee generali attraverso i Frammenti che vi scrisse contro il Cuoco ( 5 ) e altre fonti (un rapporto inedito dello Zurlo ( 6 ) e un discorso a stampa del Delfico (7)), che, lasciando al lettore la cura di utilizzare a codesto riguardo i Frammenti del Cuoco, aggiungerem soltanto che esso constava di 102 articoli; — che vi si dava grande preeminenza ai seminari diocesani, rendendo ancora piu rachitici i collegi regi; — che l’istruzione media vi era ripartita, non in due gradi (ginnasi e licei), ma in cinque; — che alle scuole medie si preponevano non soltanto «professori, rettori e prefetti», ma anche «decani, censori, censorini e sottocensori, tutti ad effetto di conservare l’ordine e il regolamento»; — e che, oltre il pensionato di fanciulle alla Cava criticato dal Cuoco, vi si istituivano analoghi pensionati maschili in altre terre (per esempio a-Montecassino) e una scuola normale di professori nella cittá di Napoli.

Il Progetto Zurlo fu sottoposto alla Sezione dell’Interno del Consiglio di Stato? Sebbene nessun documento diretto sia venuto (1) Pkpe, 1 . c. (j) Delfico, op. appresso citata, pp. 450-1, 465. (3) Zazo, op. cit., p. 9. (4) Pres. voi., p. 353, lett. CVII. (5) Pres. voi., pp. 129-148. (6) Reca la data del 27 novembre 1811 e si serba nell’Archivio di Stato di Napoli, Consiglio di Stato, voi. 161, fase. 41. (7) Osservazioni su di un progetto d’istruzione pubblica, in Opere complete, ediz. Pannella e Savorini (Teramo, 1902-5), 111 , 447-67.