Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/384

nessun’altra fonte: nemmeno dai Decreti originali serbati nell’Archivio di Stato di Napoli. Forse, al lavoro della seconda e della terza furon dovuti, rispettivamente, la Legge sui delitti e sulle pene e il Regolamento pe’ giudici di pace e tribunali del 20 maggio 1808, pubblicati con decreto del 21, e divenuti esecutivi dal i° novembre ( Corriere di Napoli , n. 271, 15 giugno 1808). Ma, quanto alla prima commissione (quella a cui apparteneva il C., tra le cui carte, infatti, non mancano molti appunti sull’adattamento del codice Napoleone al Regno di Napoli), si deve supporre che non giungesse ad alcunché di conclusivo. Per lo meno, è cosa certa che della traduzione del codice Napoleone fini con l’essere incaricato (marzo 1808) Giuseppe Ralfaelli, e che, non essendo piaciuta la sua versione, perché troppo libera, la sezione di legislazione del Consiglio di Stato preferi (ottobre 1808) quella giá adottata dal Regno italico, la quale, con lievi ritocchi, divenne esecutiva per Napoli dal 1® gennaio 1809 (De Nicola, II, 424, 439; Nicola Nicolini, Quistioni di diritto, IV, Napoli, 1839, p. 18 Jacques Rambaud, Napies sous Joseph Bonaparte, Paris, 1911, p. 412 sg.). — • Don Ciccio Magliano» era allora semplice avvocato: Pii novembre 1808 fu nominato giudice di Cassazione (De Nicola, II, 433). — Paolo Felice Ferri-Pisani, nato ad Aiaccio nel 1774, venuto a Napoli col re Giuseppe, di cui fu per qualche mese segretario di gabinetto, e nominato poi consigliere di Stato (5 luglio 1806), socio dell’ Istituto d’Incoraggiamento (16 decembre 1806), soprintendente alle poste (15 aprile 1808) e conte di Sant’Anastasio, sposò appunto a Napoli (7 maggio) Camilla Jourdan, figlia del maresciallo, e segui poi (13 luglio 1808) il re in Ispagna (Arch. di Stato di Napoli, Consiglio di Stato, voi. I; ivi, Decreti originali , voi. 2, n. 146; Mastroianni, L’Istituto d’Incoraggiamento, Napoli, 1907, p. 191; Corriere di Napoli, nn. 261 e 281, 11 maggio e 20 luglio 1808; Monileur universel del 26 luglio 1808; Rambaud, op. cit., p. 236). — Gregorio Lamanna (1754-1810), capo della polizia generale e soprintendente dell’Albergo dei poveri sotto Vancien regime, era stato nominato nel 1806 presidente della Gran Corte della Vicaria e, il 29 gennaio 1807, consigliere di Stato (De Nicola, passim ; Arch. di St. di Nap., Decreti originali, voi. 4, n. 712). — «Presidente del Consiglio», cioè del Sacro Reai Consiglio, era Tommaso Caravita principe di Sirignano, anche lui dal 5 luglio 1806 consigliere di Stato (Arch. di Stato di Nap., Decr. orig., voi. 2, n. 146). — Il marchese Giacinto Dragonetti, giá presidente della Gran Corte della Vicaria prima del 1799, «ministro dell’alta commissione militare» e giudice designato di Cassazione durante la repubblica, e condannato perciò alla relegazione perpetua il 23 ottobre 1799, era stato nominato dal re Giuseppe presidente del Supremo Tribunale di Commercio (1806) e delegato della reai giurisdizione (19 marzo 1807), salvo a passar poi (11 novembre 1808) alla vicepresidenza deila Corte di Cassazione (De Nicola, passim ; Sansone, Avvenimenti del 1799, Palermo, 1901, p. 254; Arch. di Stato di Nap., Decr. orig., voi. 4, n. 786). — Il Parisi