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sta copiando. Se il primo volume incontra (spero che sí, poiché un saggio, che ne ho dato, ha incontrato moltissimo), se il primo volume incontra, la mia fortuna è fatta, ed è un affare da lucrare, in tre o quattro anni, un quaranta in cinquantamila lire milanesi, oltre il mio mantenimento. Allora la mia idea sarebbe di ritirarmi tra voi, se è possibile, perché, quantunque qui forse non mi mancherebbe un impiego, se questo non sará grandissimo, mi piace piú di stare tra i miei...

XL. — A Diodato Corbo. — | Milano, 1803). — ... Rinnovarti proteste di amicizia sarebbe inutile e mi farebbe un torto. A seicento miglia di distanza, senza esserci veduti per tre anni, voi mi siete ancora tanto cari quanto lo eravate allorché io era costá, ed io non penso mai alla mia patria senza che mi ricordi de’ primi tra i miei amici. Di salute sto bene. Mi occupo in diversi travagli letterari, e spero fra poco di mandarvi qualche cosa... XLI.— Al vicepresidente della Repubblica italiana. — Milano, 3 agosto 1803. — ... Ho l’onore di presentarvi alcune idee su quel foglio di cui vi compiaceste incaricarmi. Esse sono per la maggior parte vostre, ed io non ho fatto altro che riunirle a quelle poche che avea avuta occasione di concepire e delle quali son contento, poiché non discordano dalle vostre. Ve le presento riunite, onde possiate giudicare se mai io abbia ben compresi i vostri pensieri, e, in caso diverso, emendarle. Se queste idee meriteranno il vostro compatimento, dietro le vostre istruzioni io distenderò un programma, e farò fare dall’Agnelli un bilancio per ciò che riguarda Tamministrazione economica del foglio. Ma prima è necessario ricevere li vostri ordini sul numero di fogli che vorrete far dar fuori in ogni settimana e che io, attesa l’ampiezza del soggetto, non credo poter essere minore di tre, sulla qualitá della carta, dei caratteri, ecc. ecc. Tanto io quanto Agnelli non attendiamo che gli ordini vostri. Dovrei esprimervi la mia riconoscenza; ma la riconoscenza che si esprime è sempre minore di quella che si sente...

XL 1 I. — Al ministro dell’Interno della Repubblica italiana .— Milano, 30 settembre 1803. — ... Incaricato di proporre al governo un collaboratore per il Giornale italiano , ho l’onore di proporre la persona di Giovanni D’Aniello, napoletano, che da tre anni si