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derla tutti i maestri della capitale e delle cittá principali delle provincie: essi rapprenderanno in tre mesi. In tre altri rapprenderanno da costoro i maestri delle pieciole terre, senza esser costretti a venire nella capitale. Operiamo sempre coi mezzi del pari semplici e poco dispendiosi : questo è il metodo della natura. 11 governo borbonico, per aver voluto seguire un metodo diverso, istituí una scuola centrale d’istruzione primaria e normale nella capitale, la dotò di tanti fondi: accrebbe ai provinciali l’incomodo, ai maestri centrali in Napoli la tentazione di darsi bel tempo; e, dopo pochi anni, non vi furono piú né fondi né istruzioni.

Per le parti piú alte della istruzione imitiamo il governo francese, il quale, nell’ultima legge per la istituzione dell’Universitá, riserba la scelta del metodo normale al tempo ed alla cura del Consiglio dell’Universitá medesima. Quando questo metodo sará scelto, allora penseremo ad aprire una scuola normale. Intanto, perché una norma vi sia. chiunque pretende ad essere istruttore di qualunque grado, di qualunque scienza, dovrá esporsi ad un concorso; c la parte principale di questo concorso dovrá esser il piano delle sue lezioni. Ciò produrrá due vantaggi: si potrá sempre avere un metodo, se non perfetto, almeno uniforme; si giudicherá meglio dell’abilitá del maestro, il cui merito spesso non è quello di conoscere profondamente una o due parti della scienza che vuole insegnare, ma bensí di conoscerle sufficientemente tutte e saperle esporre con ordine e chiarezza.