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riecheggiando anche qui un motivo vichiano a lui favorito) «la storia degl’italiani è stata oscurata da’ romani e poi alterata da’ greci»: gli uni «della storia dell’ Italia fecero una storia di Roma»: gli altri < della storia dell’universo fecero una storia greca».

CI. — Memoria sulla coltura dell’agro brindisino, diretta alla Societá della provincia di Lecce da un socio della tnedesima, Napoli, stamperia del Monitore , 1811 (n. 165, 12 agosto 1811). CII.— Storia degli abusi feudali , di Davide Winspeare, tomo I, Napoli, 1811 (n. 197, 18 settembre 1811). Recensione quasi meramente espositiva.

CHI, — Solenne esposizione de’ prodotti delle arti e delle manifatture del Regno (n. 209, 2 ottobre 1811). CIV. — Alcune idee sulla risonanza del teatro , di Antonio Niccolini, Napoli, Masi, 1811 (n. 241, 8 settembre 1811). Si veda anche piú giú il n. CV 1 I. CV. — Il Cilento (n. 252, 21 novembre 1811). CVI. — Contro la politica inglese in Sicilia (n. 275, 18 decembre 1811, articolo di fondo). CV 1 I. — Al signor Antonio Niccolini, architetto dei reali teatri (ivi, Varietá).

Risposta a una lettera del Niccolini, inserita nel n. 274 (17 decembre 1811) e relativa all’articolo di cui qui sopra al n. CIV. CVIII. — Osservazioni sul decreto del 29 novembre 1811 (concernente la riforma della Pubblica Istruzione] (n. 277, 29 decembre t8ii). «Dal decimosecondo secolo fin oggi nelle universitá molti cangiamenti eransi fatti, relativi tutti alla loro interna organizzazione: relativi alle scienze ed allo Stato, pochi o nessuno. I tanti stabilimenti di istruzione, ne’ quali era diviso un regno, erano come tanti Stati indipendenti tra loro, ciascuno de’ quali seguiva principi, metodi, dottrine diverse: si insegnava in uno ciò che si condannava nell’altro; il tempo era tutto impiegato in dispute, e perduto per gli progressi del vero. Quindi nelle scienze morali niuna