Pagina:Cuoco, Vincenzo – Scritti vari- Periodo napoletano, 1924 – BEIC 1796200.djvu/260

imitazione delle straniere, la stima imparziale delle proprie e la cura costante di perfezionarle accenda il durevole amor del proprio governo e formi il primo elemento di quello spirito pubblico, che deve fomentare qualunque scrittore voglia esser veracemente utile, e eh’è efficace cagione di ogni pubblica e privata prosperitá e grandezza. — Uno de’ piú funesti errori del governo passato fu certamente quello di tener questa nazione nostra come segregata da tutto il rimanente dell’Europa, ignorante interamente di se stessa, e quasi interamente ignorata da tutte le altre nazioni. Nel maggior numero de’ libri di geografía e statistica pubblicati oltre il Garigliano parlasi di questa bella ed importante parte di Europa colla stessa inesattezza colla quale si parlerebbe di qualunque regione dell’Asia la men frequentata. Mal noti, dunque, agli altri ed a noi stessi, non abbiam potuto finora trarre né dalla propria industria né dal vicendevole commercio colle altre nazioni tutto quel frutto che la non comune fertilitá del suolo, l’opportunitá del sito, la naturale energia degli abitanti promettevano a questo Regno. — Avviene ne’ popoli quello stesso che si vede avvenir negli individui : non vi è spirito pubblico, cioè non vi è energia, in coloro che non fanno nulla. Nulla fa mai chiunque non sa ciò che possa, e coloro piú fanno che piú si credon capaci di fare. — Noi, dunque, e per esser quanto piú sia possibile utili ai nostri concittadini e per secondare le intenzioni di un governo benefico, la parte maggiore del materiale di questo nostro giornale la trarremo dalle stesse nostre cose. Narreremo con esattezza e sollecitudine tutto ciò che avverrá d’importante sia nella politica, sia nell’economia, sia nelle scienze e letteratura dei due regni di Napoli e Sicilia. Legislazione, economia pubblica ed arti utili ; scienze, belle arti e belle lettere: ecco la classificazione delle nostre materie; né noi crediamo che possa esservene un’altra. Ma vi sará sempre luogo per ogni azione o benefica o generosa di qualunque nostro concittadino. Invitiamo tutti a farcela conoscere ogni volta che da noi s’ignorasse. La virtú è il primo bisogno dei popoli: lodarla è il primo dovere di ogni scrittore. — Invitiamo nel tempo stesso chiunque ama la patria a comunicarci tutte le osservazioni, che egli crederá opportuno pubblicarsi sull’agricoltura, sulle arti, su tutti i rami della pubblica economia. Siccome non scriviamo per li sapienti ma pel popolo, cosí dichiariamo preferire a quel che è solamente dotto ciò eh’è veramente e comunemente utile... Daremo tutte le notizie che potremo raccogliere sulla statistica delle nostre provincie; e, quando questo ramo importante della pubblica amministrazione potrá esser regolarmente ordinato, daremo alla fine di ogni anno l’annuario statistico di ciascuna di esse. Nè da queste ricerche statistiche crediamo aliene tutte le notizie che potremo raccogliere sui tanti avanzi di gloriosa antichitá, de’ quali è ricoperto questo nostro suolo. Questa terra è classica negli annali della fama: niun sasso vi s’incontra che non rammenti un gran nome. Ma spesso è avvenuto che i nipoti sieno stati tanto negligenti in conservare i nomi e le memorie degli avi quanto indolenti in imitarne