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250 IL VERO SIGNIFICATO DELLA «INUTILITÀ DELLA STORIA» non potevano narrarsi quali erano state. È impossibile che la fantasia e le passioni, potenti sempre, ma potentissime ne’ primi tempi delle societá umane, non abbiano rivestite de’ loro colori le cose avvenute; è impossibile che non abbia loro data nuova forma quell’istinto irresistibile e sublime, che ci porta a ricorrere ad una cagione ne’ fatti, forse allo stesso modo che ci spinge a ricorrere ad un universale nelle idee; è impossibile che non abbia anche esso alterate e le sensazioni e le tradizioni ; è impossibile che nuove alterazioni non vi abbia prodotte quell’altro istinto generoso che ci fa amar la patria spesse volte piú di noi stessi. La lingua istessa de’ primi popoli, sempre pronta a personificare tutte le cose, ha dovuto necessariamente, col correr degli anni, alterare le tradizioni, e la forza e la legge son diventati due uomini, de’ quali uno ha fondata la cittá, l’altro la gloria e l’imperio di Roma. Dopo ciò, quanta fede meriteranno tutte queste istorie? E non è egli probabile che la potente influenza di queste cagioni renda la storia degli uomini contraria alla natura vera del genere umano?

Queste cagioni, dipendenti dalla propria intrinseca natura dell’uomo, il nostro autore analizza con molto acume e con molta precisione nella prima parte del suo libro. Egli si mostra degno emulo del gran Vico, il quale il primo stabili che l’uomo non iscrive ciò che è, ma bensí ciò che sente; che ha un modo suo proprio di sentire, onde spesso le sue sensazioni non corrispondono alla realtá delle cose; e che, per conoscere bene il tempo passato ed applicarlo al presente, non basta la cognizione di ciò che essi dicono, ma è necessario sapere ciò che essi sono.

Questi stessi principi, nella seconda parte, egli applica alla storia di Roma, la quale è la piú importante della storia antica per la grandezza del soggetto e per la lunga continuazione degli avvenimenti. Essa forma una delle parti principali della nostra giovanile istruzione; ma, nel modo che essa è esposta, quanto può giovare alla nostra mente ed al nostro cuore? Io amerei che si scrivesse un libro il di cui soggetto fosse quello di esporre gli errori commessi dai moderni per gli esempi