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II

VERA IDEA CHE SI DEVE AVERE DELLA DIREZIONE

DI ACQUE E FORESTE NEL REGNO DI NAPOLI

Da quanto si è detto si deduce che questa Direzione nel nostro Regno non deve esser solamente conservatrice ma anche creatrice. Come conservatrice, deve, per quanto si può, diminuire il bisogno del legname; come creatrice, deve, per quanto si può, accelerarne la riproduzione. Se non fa l’uno e l’altro di questi due oggetti, il bisogno continuerá, come per lo passato, a vincere la legge.

Come conservatrice, non deve trascurare i mezzi d’istruzione, onde risparmiare il legname negli usi ordinari, piccioli ma continui, della vita. Quanto piú ne risparmieremo in questi, tanto piú ce ne avanzerá per gli altri bisogni, meno frequenti forse, ma piú gravi. Io non credo alieno dalle cure della Direzione il formare delle istruzioni pratiche e popolari : 1. sul modo di costruire i camini da fuoco, arte presso di noi interamente ignorata; 2. sul modo di preparar la calce, e su questo si potrebbe adottare il metodo di Stanhope, il quale sembra il piú economico; 3. sul metodo di fare i carboni, ecc.

Come riproduttrice, la Direzione si deve occupare della sollecita piantagione di molti alberi di sollecita vegetazione, che sono quelli appunto i quali, soddisfacendo ai bisogni ordinari, mettono la popolazione nel caso di riserbare i grandi alberi per i grandi bisogni. Essa deve egualmente occuparsi della riproduzione de’ grandi boschi; ma questa seconda cura sará vana se non è accompagnata dalla prima. Dovunque il bisogno giornaliero non si soddisfa che con alberi secolari, ivi è necessitá che, o presto o tardi, vi sia scarsezza di legname. Deve la Direzione occuparsi delle acque. Queste si possono considerare sotto vari aspetti, perché vari sono i mali