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DIREZIONE GENERALE.
Una direzione centrale della pubblica istruzione è indispensabile: indispensabile per l’uniformitá e pei progressi della medesima, indispensabile per vegliare l’esatta esecuzione de’ regolamenti, senza di che i regolamenti migliori diventano inutili;
utile per conoscere il merito di coloro ai quali si affida l’importante incarico della pubblica educazione, per poter premiare
sia i maestri che piú diligentemente adempiono ai propri doveri, sia, tra’ discepoli, coloro i quali dánno speranze piú liete.
Dopo ciò, ciascuno conosce quali siano gli oggetti dei quali
la direzione generale deve occuparsi. A questi oggetti noi ne
aggiungiamo un altro, ed è l’amministrazione dei fondi destinati alla pubblica istruzione. Essi debbono esser riuniti in una
sola amministrazione; e questa deve esser separata dall’amministrazione generale dello Stato. Della seconda proposizione
non addurremo altra ragione che quella istessa che mosse il
governo francese a far quello stesso che da noi si propone. Della
prima la ragione è facile ad intendersi: siccome i fondi sono
i mezzi pei quali si ottengono l’uniformitá ed il progresso dell’istruzione, cosí è necessario che essi siano a disposizione di
chi è incaricato di tale uniformitá e progressi. Facendo il contrario, ne verrebbe che alcune istituzioni avrebbero fondi soverchiami, mentre altre ne mancherebbero; in alcune parti della
istruzione si profonderebbe soverchio, ad altre mancherebbe il
necessario per sostenerle, nonché per promuoverle.
La direzione, perché sia efficace, convien che estenda le sue
operazioni dal centro a tutti i punti della circonferenza, e nel
tempo istesso che tutto diriga, tutto vegli nell’esecuzione. Quindi
la necessitá che il direttore abbia un Consiglio, ecc.
Per semplice ragione di economia abbiam formata una parte
del Consiglio dagli stessi professori dell’universitá di Napoli:
economia ne’ soldi de’ consiglieri, poiché quelli, che saranno