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antichi aveano descrizioni di Stati, perché, senza averne, non avrebbero potuto essi governarli ; ne doveano avere delle molto piú dettagliate di quelle che i geografi han tramandate a noi, per la ragione che, con il solo aiuto di queste, non si potrebbe governare. Tale dovea essere il famoso Memoriale di Augusto, che Tiberio recitò al Senato. Ma tutte queste descrizioni non erano statistica, scienza per cosí dire perpetua, che, per soddisfare all’oggetto a cui è destinata, si può dire che non sia nata ancora.

La statistica non può esser l’opera di un uomo solo. È questa una veritá che quasi tutti i governi han compresa. Né l’attivitá né la vita di un uomo sono sufficienti a conoscere e descriver tutto. La statistica deve esser opera di un collegio permanente per molti secoli, perché di molti secoli di osservazioni sempre uniformi essa abbisogna per poter prendere abito ed utilitá di scienza. In P’ rancia vi è un officio addetto alla statistica dell’Impero, vi è una societá di dotti che si occupa dello stesso oggetto: nel nostro Regno la cura della statistica è data a questo istesso corpo, il quale è incaricato de’ progressi dell’industria nazionale.

La statistica è una scienza la quale ha bisogno dell’opera di molte altre scienze e tende alla perfezione di tutte. Ha bisogno di molte scienze, perché è fondata sulle osservazioni, le quali non sono che interrogazioni che noi facciamo alla natura; ed il sapere interrogare, come diceva Socrate, è giá una scienza. Difatti noi dobbiamo alle matematiche, alla física ed alla chimica la maggiore precisione ed esattezza di alcune descrizioni de’ moderni su quelle degli antichi. La descrizione di un terreno fatta dagli antichi è sempre indefinita, e di rado dá norme utili alla pratica; fatta da un moderno coi metodi che somministra la chimica, mentre è precisa, c’ insegna il modo di migliorarlo, di renderlo piú opportuno ai nostri bisogni. Molte "scienze dunque debbono somministrare le interrogazioni alla statistica; ma le risposte, che questa raccoglie, possono servire alla perfezione di non poche delle scienze medesime, che han somministrate le interrogazioni. Io non parlerò