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150 PROGETTO DI DECRETO PER LE SCUOLE DI DIRITTO di tal tempo potrá presentarle compito il suo travaglio, il quale, se avrá la sorte di trovar grazia innanzi a Vostra Maestá, potrá esser subito stabilito.

Or, rimanendo dileguata questa opposizione, e soddisfatto il principal voto del gran giudice in sollecitare questd parte dell’istruzione, per abilitare al piú presto i magistrati e gli altri agenti del fòro, piú facilmente scomparirá l’altra, cioè che per ragione ed esempi questa parte dell’istruzione debba dipendere dal ministro della giustizia. Conoscendo però quanta è la moderazione del gran giudice, la Commissione si lusinga che, rimossa la prima difficoltá, egli stesso voglia di buon grado riconoscere che, se non esiste un esempio imperioso e degno d’imitazione, le ragioni per sostener l’assunto non possono aver stabile fondamento.

Egli è difficile infatti il poter sostenere che un’attribuzione ragionevolmente accordata ad un ministero possa essere scissa in due o piú, mentre l’unitá, l’uniformitá e la continuitá ne formano il pregio maggiore; anzi si può dire che costituiscono le leggi naturali del vero sistema della pubblica istruzione. E, lasciando stare che tutte le umane cognizioni formano una catena non discontinuata, ognuno facilmente può intendere che i piú grandi effetti dipendono dai metodi, cioè dal trovare e fissare i naturali rapporti, che meglio le connettano e che ne facilitino e semplifichino l’apprendimento. Se quindi i metodi fossero differenti, se le cognizioni non si apprendessero in quelle serie successive, se i metodi variassero secondo le teste regolatrici, l’istruzione potrebbe rimaner paralizzata, e mancati i felici effetti che si hanno in mira.

Se ciò sembra evidente, non solo sará ragionevole la conseguenza di non doversi scindere questa importante parte dell’amministrazione, ma doversi assolutamente al ministero dell’ Interno attribuire. Poiché, siccome per l’indole delle sue funzioni è incaricato della civilizzazione e di ogni miglioramento sociale, non gli si può né togliere né sottrarre una parte di tal pregevole incarico senza ledere la ragione della cosa medesima. E poiché Vostra Maestá ha affidato ad una Commissione