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gazione di doverla coltivare; ed il campo abbandonato, dopo un dato numero di anni, ritorna alla comunitá W. E tu, o Platone, non sei della stessa sentenza? Il diritto di proprietá senza l’obbligazione di coltivare parmi una stoltezza. Se l’uomo ozioso è ingiusto, perché vive rubando agli altri la propria sussistenza, il proprietario ozioso è due volte ingiusto, tra perché ruba la sussistenza al pari di ogni altro ozioso, tra perché, nel tempo istesso, consuma una parte degli averi di colui a cui scrocca gli alimenti. Egli mi par che rassomigli ad un parasito furfante, che vuol mangiare alla mia tavola, ed intanto mi ruba una parte del vasellame. (i) Vedi l’Appendice 11. V. Cuoco, Alatone in Italia - li 6