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INDICE DELLE MATERIE XXXVII. Di Platone a Critone - Paragone della filosofia italiana e greca.p. i Decadenza della filosofia cosí in Grecia come in Italia — La filosofia oscilla sempre tra Pestremo scetticismo e la fiducia insensata — C’è in questo circolo un punto giusto, ove si son fermati i grandi filosofi — In qual guisa questi determinino il corso delle sètte filosofiche — La dialettica — La filosofia greca ha avuto inizio con le sensazioni piú grossolane — Gl’italiani pei primi fecero dei numeri lo strumento principale della loro filosofia — Grandiositá della «matematica * dei pitagorici e puerilitá della primitiva «geometria» dei greci — Scoperte degl’ italiani nelle cognizioni relative alla quantitá c loro sublimi speculazioni in quelle relative alla qualitá — L’«uno» di Parmenide — Posteriori teorie di Melisso e di Alcmeone — Anche gl’italiani dall’astrattismo numerico cascarono alquanto nel sensismo — Importazione delle teorie italiche in Grecia — Polemiche tra la scuola greca e quella italiana — La filosofía socratica considerata quasi composizione della lotta fra i due partiti — Risorgere delle sètte filosofiche dopo la morte di Socrate — Aristippo, Euclide di Megara, Fedone — La dottrina dei dubbio nascerá dalla setta che pare abbia avuta maggior cura del vero — Male gravissimo cosí l’abuso dei sensi come quello della ragione — Non importa che i filosofi disputino: occorre che la filosofia non s’estingua — Lo smodato amore dei sistemi corrompe la filosofia; ma la distrugge il dispregiarli stoltamente — La morte della speculazione filosofica importa quella della morale degli uomini e delle cittá — Perniciosa cosí la «politica» degli scettici come quella dei caparbi dominatici — Antistene e Diogene, anatomizzando l’uomo, distruggono il cittadino — Uomini come Aristippo e Ipparco