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nella realtá, alla Cisalpina e poi anche alla Venezia, ma prolungato fino alla Calabria e magari alla Sicilia. Né perché ben presto i fatti mostrassero codesto sogno irrealizzabile, il Cuoco rinunziò a veder 1 * Italia, quando che fosse e come che fosse, politicamente riunita. Ancora nel 1809, e proprio in un giornale ufficioso napoletano, egli, riecheggiando il Machiavelli e precorrendo la scuola neo-ghibellina (0, scriveva che «il papa, troppo debole per conquistar egli solo l’Italia, ma assai forte invece per impedir ciò agli altri, è stato evidentemente la causa della divisione di questa penisola, che da questo solo motivo deve ripetere tutte le sue gravi e conosciute sventure» (»). (1) Cfr. Crock, Storiografia italiana cit. t I, 181. (2) Scritti vari , li, 272.