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vale il dire che il popolo è ingiusto? Quando si tratta d’istruirlo, tutt’i diritti sono suoi; tutt’i doveri son nostri, e nostre tutte le colpe. Diodoro di Aspendio tentò d’introdurre tra noi quel modo di vestire, che Diogene ed Antistene hanno accreditato in Atene. — Renderemo — egli diceva — piú popolare la sapienza. — La renderete piú dispregevole — risposero i migliori tra i nostri1.

Tutte quelle dottrine destinate a produrre riforme popolari hanno bisogno di collegi, d’iniziazione, di segreto. Tutt’i popoli hanno avuto di simili collegi. Sono i primi passi che ogni popolo fa verso migliori ordini civili. I vostri misteri di Eleusi e quelli di Samotracia hanno la stessa origine: ma né sul principio sonosi occupati de’ nostri oggetti, perché nati in etá piú barbara; né oggi possono esser piú utili, perché resi troppo comuni. Come pretendete che gl’iniziati emendino il costume di Atene, se voi ateniesi siete tutti iniziati? Se Ercole ritornasse al mondo e gli ateniesi lo volessero iniziare un’altra volta, è certo che non vorrebbe esserlo piú.

— Non son questi, o Archita — disse allora Platone — i soli mali che io temo per tali collegi. Essi talora possono separarsi dal resto degli uomini, e perdersi o dietro astruse inutili contemplazioni, o dietro l’ozio e gli agi che il rispetto del popolo loro dona. Questo male io temo ogni volta che si separano le instituzioni morali dalle civili. Del resto, la morale di Pittagora è nell’intrinseca natura dell’uomo. Essa rinascerá, non ne dubito, sotto altri nomi ed in altre terre. Rinascerá, quando la corruzione dei costumi e degli ordini civili e la miseria generale avrá ridotti gli animi all’estremo de’ mali. L’estrema corruzione dei costumi de’ popoli produrrá l’estrema austeritá ne’ precetti de’ pochi saggi che allora vi saranno; l’estremo de’ mali produrrá l’estremo del coraggio, della temperanza, della virtú, e risorgeranno sotto altri nomi la sapienza ed i collegi di Pittagora. Possan non separarsi mai dalle leggi e dalla societá! Possano non riunirsi mai con vincoli troppo tenaci!...

  1. Ateneo.