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64 PLATONE IN ITALIA

asserisci l’acqua e l’aria esser due, perché quelle sensazioni, che desta la prima, son tutte diverse da quelle che ricevi dalla seconda. «Tutto è acqua», diceva il vostro Talete; «tutto è aria», sosteneva Anassimene: «tutto è in piccolo qual apparisce in grande», diceva Anassagora. Essi credono scomporre la natura, e non scompongono che le sensazioni proprie. Ma, dimostrato una volta che queste nostre sensazioni non esistono negli enti che son fuori di noi, e necessitá dire: — Tutto va bene, finché vi sono sensazioni da scomporre. — Se vorrete esser ragionevoli, confesserete di aver tanti elementi quante sono le sensazioni che voi non potete suddividere. Oggi Talete vi dice che la terra non è altro che acqua condensata, ed eccovi scancellato il nome della terra dalla lista degli elementi; dimani un altro scoprirá che l’acqua non è che aria resa piú densa dal freddo, e voi sarete costretti a scancellare anche l’acqua. Vi sará però un termine, oltre del quale è negato il progredire. Tutto ciò, die tu non potrai sentire, non sará possibile neanche dividere, e quello appunto sará il vero elemento, l’ente che veramente esiste. Ma allora una nebbia densa, impenetrabile ti coprirá; tu non potrai dir piú né due, né quattro, né dieci: un solo ente, se sarai savio, tu potrai affermare, perché un solo è necessitá che esista, ed un solo può bastare a produrre l’infinita varietá di tutte le tue sensazioni.

— Per Ercole! — esclamai io. — Tu, o saggio Clinia, avresti dato ragione a quel pazzo di Diodoro, il quale andava predicando per le strade di Atene che non vi era moto. Il nostro Diogene gli rispondeva argomentando col suo bastone.

— E faceva gran senno Diogene — mi rispose egli. — Seguendo i principi di Parmenide, Diodoro non avrebbe potuto negare il moto, per la stessa ragione per cui non avrebbe potuto affermarlo. Una sensazione di moto vi è: chi può negarlo? Ma questo moto è altro che una mia sensazione? è qualche cosa di piú, di meno, di diverso? Chi può saperlo, se noi non abbiamo altro che la sensazione?

La dialettica de’ filosofi italiani, invece di moltiplicar le dispute, tende ad estinguerle, risecando tutte le oziose. Il primo