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VII - DI CLEOBOLO 29


Oggi Sibari non è pili, e Turio, che è surta sulle sue ruine, non l’ha mai eguagliata; Locri e Crotone non conservano altro che il nome e la memoria dell’antica grandezza; e Reggio non occupa che il secondo luogo dopo Taranto. Mantiene la repubblica tarantina quarantamila fanti e seimila cavalli, un’armata di mare piú potente di quella di terra1

  1. . I tarantini hanno saputo mettere a profitto il loro sito, le relazioni che aveano coi loro vicini, il loro suolo. Il sito era STRABONE, VI, dice trentamila fanti e tremila cavalli, non comprese le truppe di riserva; e Strabone non parla dell’epoca piú florida di Taranto, qual era la nostra. PLUTARCO ci racconta che, quando i tarantini invitarono Pirro, dissero di non aver bisogno di altro che di un generale, poiché essi, uniti ai messapi, lucani e sanniti, avrebbero dati trecentocinquantamila fanti e trentamila cavalli. Da questi fatti CARDUCCI, nelle sue annotazioni al poema di AQUINO (Deliciae Tarentinae) crede poter asserire che Taranto avesse potuto contenere 250.000 abitanti. Se egli intende della sola cittá di Taranto, il numero ci sembra esagerato: se della intera repubblica, ci sembra minore del vero. La cittá avea una superficie quadrata di circa un miglio ed un terzo (vedi la pianta al fine del volume), ed in questa superficie mal potrebbero abitare 250.000 uomini moderni. Aggiungete che gli antichi non conoscevano le nostre case a molti piani, consumavano piú terreno di noi in edifici pubblica; e quella superficie, la quale potrebbe contener 100.000 moderni, appena conterrebbe la metá degli antichi. Se poi si parla dell’ intera repubblica, ammesso per vero che essa avesse una forza militare di non piú di 40.000, e calcolando un soldato per ogni otto uomini (calcolo che da molti si siegue come il piú probabile, per render ragione delli troppo numerosi eserciti degli antichi), si avrebbe una popolazione di 320.000 uomini. Ma è da riflettersi che questo calcolo vale per i sanniti, per i lucani, e non può valere per i tarantini; i quali, avendo molte arti, molto commercio ed una marina poderosa, non potevano aver i soldati nella proporzione di 1 a 8, ma appena avran potuto averne in proporzione di 1 a 12. La popolazione della repubblica tarantina non ha potuto, probabilmente, essere minore di 500.000 abitanti. E questo numero si trova anche proporzionalo all’estensione del suo territorio, il quale equivaleva alla ventesima parte di quello che oggi chiamasi «Regno di Napoli». Or la popolazione dell’intero Regno si valuta, nel quarto e quinto secolo di Roma, eguale a circa io in 12 milioni; ed in questo convengono tanto i seguaci di WALLACE quanto quelli di HUME.