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popolo. La stessa natura ci ha dato un istinto irresistibile, che ci porta alla societá, e questo istinto è tanto forte quanto quello che ci fa amare la vita. Perché dunque non avrebbe messi nelle nostre menti i primi semi delle leggi, che son tanto necessari a conservar la societá, quanto la respirazione è necessaria a conservar la vita? (O. Tutt’i popoli hanno inventate da loro stessi le proprie leggi. Non le hanno fatte tutte in un tempo, ma a poco a poco, perché a poco a poco sono nati quei bisogni che invitai! gli uomini a riflettere, a poco a poco si sono succeduti quegli esperimenti che loro insegnano a rifletter bene. Le prime leggi di tutt’i popoli si rassomigliano, perché sono poche di numero, e fatte da coloro, i quali, uscendo dalla stessa vita selvaggia, sebbene abitassero regioni lontanissime, pure ebbero le medesime idee ed i bisogni medesimi. Le posteriori sono piú numerose e piú diverse; ma pure molte di esse è necessitá che si rassomiglino, perché il numero de’ modi di fare una stessa cosa non è infinito. Se tutti gli uomini mangiano, potranno alcuni pochi mangiare in modo diverso, ma è impossibile che molti non mangino allo stesso modo. Allora incominciano alcuni stolti a calunniarsi a vicenda, ed a dirsi: — Questo lo avete imitato, preso, rubato da noi. — Ed altri stolti, riunendo leggi di tempi e di uomini distantissimi tra loro, tutte le riferiscono ad un uomo solo, e dicono; — Questo è quello che ha detto Zeleuco. — Se udissi quante cose questi locresi mettono in bocca di Zeleuco! Egli avea condannato alla pena di morte tanto il ladro quanto l’adultero (2). Sia pure. Ma condannare alla stessa chi abbia bevuto del vino senza il permesso del medico, mi pare stoltezza in una regione che produce molto ed eccellente vino!< 3 ). (1) Questa è l’opinione anche (li Aristotele, Politica. (2) Eliano, Variarum historiarum, XIII. 42; Valerio Massimo, VI, 5; Eraclito. De politica. (3) Eliaxo, Variarum historiarum, II, 37.