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uvea meno da perdere, ebbe piú da sperare; chi uvea minor cura di bene, ebbe piú impudenza a far il male. Quella feccia del popolo, che non avea né beni né ragioni né virtii, divenne l’arbitra di tutte le cose, l’idolo di tutt’i potenti. Chi le promise una generai divisione di tutte le terre, chi una eguaglianza di diritti stolta. Promettevano tutti le spoglie di coloro che gemevano sui mali della patria, che era l’unico dono che il popolo intendeva, l’unico che bramava, e per cui, tra tanti promettitori, l’ultimo ed il piú insensato era sempre il piú gradito. Cosí si spense ogni speranza di libertá. Lo straniero sorrise allo spettacolo delle vostre crudeli stoltezze. Gli scellerati compresero esservi un modo da rendersi caro al popolo senza aver né coraggio né virtú. Coloro, i quali nulia avean che perdere, si avvidero potervi esser una guerra piú lucrosa di quella che si faceva ai nemici della patria. L’esempio inondò, come un torrente devastatore, tutte le cittá vicine. Turio provò la rabbia delle vostre armi. Eraclea fu turbata dal contagio delle vostre opinioni; ed invano Filolao oppose la mente ed il petto; invano disse non esservi altra libertá che quella della ragione e delle leggi, non altra eguaglianza che quella della virtú, e tutte le altre follie finir sempre col render inevitabile e quasi necessaria la tirannide. Viene anche per le nazioni il tempo ineluttabile de’ mali; il tempo in cui tutta la forza è in mano di coloro che non hanno virtú, e qualche virtú rimane solo a coloro che non hanno forza: onde avviene che, tra le scellerate pretese de’ primi, tra le inutili tenacitá de’ secondi, tra quei che tutto voglion distruggere e quei che tutto voglion conservare, sorge una lotta asprissima, funesta, in cui i primi a cadere son sempre coloro i quali osan parlar le parole di quella moderazione, che, dopo venti anni di strage e di orrore, diventa l’inutile pentimento di molti e l’unico desiderio di tutti. Giustizia eterna! è dunque col sangue che tu segni ai popoli le vie della sapienza? e tanto costa l’aver per un momento obbliati i precetti della virtú? Filolao oppone ancora per qualche giorno la prudenza ed il suo nome, fino a quel tempo venerato. Ma i novatori lo