Pagina:Cuoco, Vincenzo – Platone in Italia, Vol. I, 1928 – BEIC 1793340.djvu/130

nell’intelligenza del vero, e che questa, che noi chiamiamo «vita». non era giá lo stato naturale delle medesime, ma si bene una penosa schiavitú, a cui erano condannate dall’ordine delle cose, che egli chiamava «dea della necessitá». — Cosí mi rispose Clinia, a cui, parlando di ciò che Archita uvea scritto sul bello, io avea detto simili dottrine averle giá esposte anche Socrate in Atene. Tndi prosegui il suo ragionamento. — Ha scritto un libro sulla natura deH’anima anche il nostro Filolao. Alcuni lo trovano astruso e quasi inintelligibile, come quello che lor sembra ripieno di soverchia matematica ( 0. Ma nessuno ha dimostrato con maggiore evidenza la natura immortale di quella parte di noi che è destinata a conoscere il vero. Socrate, in faccia ai suoi giudici, tra i suoi discepoli, sul punto di bever la cicuta, non altri che Filolao solea addurre in testimonio di questa sublime e consolatrice dottrina (2). Converrete con me — diceva Clinia — che Pittagora ha reso il piú gran bene che si possa rendere all’umanitá, insegnando il dogma della immortalitá dell’anima, senza di cui non vi è né religione né morale. — Ma tu — diss’ io — non potrai negare però che egli lo abbia rivestito di stranezze. Ricordarsi di essere stato Etalida figlio di Mercurio, poi Euforbo ferito da Menelao, poi Ermotimo, poi Pirro pescatore di Deio, finalmente Pittagora! Questo non si chiama dimostrare, ma deridere l’immortalitá dell’anima (3). — Ecco la solita censura! — riprese Clinia. — Pittagora dovea parlare ai saggi ed al volgo: parlò di fatti alla ragione dei primi ed alla fantasia del secondo. Ma, parlando al volgo, ebbe l’avvertenza di dire che quella sua memoria era un dono del primo suo padre Mercurio. Cosí, quando il popolo gli domandava: — E noi perché non ci ricordiamo? — egli, senza cader in contraddizione con se stesso, rispondeva: — Perché non siete (1) Cl. Mamertus, De Italia antiqua. (2) Platone, in Phaedonc. (3) Vedi tutti questi fatti in Bruker, Bayle, ecc. ecc.