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chiamiamo «ierofanta» il capo de’ nostri misteri; il capo di un collegio di sacerdoti della Sapienza è, con molta proprietá di linguaggio, nominato «pittagora». Forse un individuo chiamato Pittagora non vi è stato altrimenti in Italia, come non vi è stato in Grecia un individuo chiamato Ierofanta; ma delle operazioni di questi diversi capi di collegi si è poi formata la storia di un uomo solo. Pittagora avea due altri fratelli, dei quali egli era il terzo. Il primo chiamavasi Buonalegge, il secondo Tirreno, egli Pittagora. Riunisci insieme questi tre nomi, e forse troverai tutti e tre i nomi, che convengono ad una setta di filosofia, che ha per oggetto la felicitá della regione in cui è nata. Noi greci facciamo Pittagora ora discepolo di un fenicio, ora di un egizio, ora di quel Fcrecide, che, sebben nato altrove, pur visse e professò la sapienza tra noi. Ma. se egli fosse in realtá discepolo di Ferecide. tu ben vedi che la storia del discepolo, come meno antica, non potrebbe esser piú favolosa della storia del maestro. Né la dottrina di Ferecide è tale, die si possa dire interamente simile alla dottrina di Pittagora; né è credibile che in tanto breve tempo la dottrina del maestro avesse potuto ricevere dal discepolo tanta alterazione: ma sará avvenuto che Ferecide. avendo tra noi insegnato qualche punto di dottrina analoga a quella de’ pitagorici, qual sarebbe, per esempio, quella sulla natura dell’anima, noi poi abbiam creduto che gl’italiani l’abbiano appresa da lui. Ma tu ben vedi che le dottrine, che presso di noi sono ancora ristrette tra’ savi, qui som) quasi volgari; segno evidente di un’antichitá maggiore. Si dice che la dottrina di Pittagora sia venuta dall’Egitto, sol perché in taluni punti gl’insegnamenti de’ pitagorici e degli egiziani sono simili. Ma io, che sono stato in Egitto, ho osservato in quanti punti i>oi queste due dottrine discordano tra loro. Vuoi tu udire qual sia il giudizio mio? Io ardisco dirti che Pittagora non ha esistito giammai; che altro egli non è che un’idea che i popoli hanno immaginata per dinotare un sistema di cognizioni, che ha incominciato da tempi molto antichi, che