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farai nel medesimo brodo una decozione di cannella contusa del peso di mezz’oncia; e ti raccomando non essere avaro circa il zucchero, perchè sarà più gustoso se sarà più dolce, e verrà più tenero.

Se vuoi farlo di vainiglia, ci farai bollire due buone bacchette polpose di ottima vainiglia, divise per mettà, e poi in diversi pezzetti.

Se poi vorresti farlo di poncio ed arancio, ci porrai il succo di una ventina di portogalli, facendolo bollir tanto, quanto ti sembra che questa succo abbia dato il suo senso, ripassandolo più volte per setaccio onde toglierne qualche nocciuola, o altra impurità; e quindi lo riporrai nella casseruola sul foco, aggiungendoci una mezza bottiglia di ottimo rum; e questo più o meno, secondo la sua qualità, insomma quanto ti darà gusto. Poscia farai il resto come sopra. (Bada a te nella immissione del rum, o di altri spiriti, perchè nel momento che si adoperano sorte un fumo con molta fragore; e perciò fiancheggerai la casseruola dal foco istantaneamente, onde non rechi danno ne a tuoi occhi, nè si perda porzione del brodo nel foco).

Avverti che di qualunque senso farai il brodo, l’ultimo a mescolarvi sono i spiriti, i quali non debbono cuocere, ma appena dare due o tre bolli, altrimenti si neutralizzerebbero.

Se ti piace farlo di poncio semplice, ci porrai il succo di freschi e buoni limoni. E qui non posso indicartene il numero, essendovene de’ grandi, e de’ piccoli: la tua prudenza te lo additerà, immaginandomi sempre che queste mie ricette debbansi eseguire da persone istruite, e non già da quei materiali, i quali non conoscono altro che piccolissima pratica appresa dal loro maestro dopo che hanno lasciata la sporta.