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dosi, ma potranno essere delle paste brioches alla padella, delle galantine, de’ pasticci in cassa freddi, delle caponate diverse, o di carne, o di pesce, e de’ piatti dolci, senza piattini.

Il vino dev’essere solo forastiere, variandolo una sorte per volta, per quanti saranno li piatti di cucina; questo sarà presentato ugualmente da domestici, che con le guantiere gireranno con li bicchieri e la bottiglia nell’altra mano, perchè ciascuno farà versare nel bicchiere quel quantitativo che vorrà.

Nel modo medesimo si serviranno li frutti nelle diverse fruttiere.

Si potrebbe anche servire il gelato; ma questo per tal cena non l’è d’assoluta necessità, meno però se si fosse nella stagione estiva; ed in tal caso sia sempre di frutti, e di acque non mai di sorbetti forti.

In ultimo si servirà il caffè, il rosolio, e qualche pezzettino di dolce di Riposto.

Molte, e diverse altre descrizioni di pranzi e di cene avrei potuto farti; ma mi sarei sicuramente reso nojoso; queste potrai idearne quanto ne vorrai, purchè ti piacerà gustare i miei trattati, ed allora signoreggiato che avrai la teorica, esercitandone la pratica, questa ti sarà di non poco suggerimento. Facilitar volendo l’esecuzione dei descritti apparecchi, ho creduto pur necessario alligare quattro diversi disegni con li quali senz’imbarazzo alcuno francamente riuscirà a chicchesia l’esatto risultato,

AVVERTIMENTO.


Sarà particolar cura del padron di casa avvertire i Signori domestici, che nel servire una tavo-