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ranno attenti a togliere i piatti lordi, con supplirvi de’ puliti, e così per le forchette ec.; fra un piatto all’altro si serviranno i piattini, e vini forestieri, però questi debbono servirsi non framischiati, ma una sorte per volta, e contemporaneamente si servirà (se vi è) il poncio granito in piccoli bicchieri, nell’istesso modo saran serviti li frutti, e quindi il gelato. Terminata la cena verrà servito il caffè, rosolio, e dolci, e così sarà servito il Bouffet.


§. II.

Cena alla Musaica.


Volendo servire la cena a questo modo, la stanza dev’essere più ampia della precedente, come conoscerai dalla seguente descrizione.

Nel fondo della stanza pianterai il Gran Bouffet, cioè questo dev’essere di una tavola ben lunga per quanto sia il muro, ed alta come una tavola da pranzo, su questa vi debbono essere tanti diversi gradini, e per meglio spiegarmi come se fosse un altare, però, ogni scalino dev’essere della larghezza, che possa comodamente contenere un piatto grande; formata questa macchina, sarà tutta vestita di mensali, i quali dovrebbero essere adattati per tale oggetto, cioè, tante lunghe tovaglie, che poi con delle piccole fittuccine verrebbero a chiudersi tutte le connessure, e così non vi sarebbero delle pieghe, che poi queste potrebbero far rovesciare il tutto.

Sul primo scalino superiore ci saran situati diversi vasi con fiori, e tra l’uno e l’altro, dei grandi cornocopj con lumi.

Nel sottoposto scalino figureranno tutti li frutti