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situandole con simetria nel piattino, e condirle con oglio.

Farai de’ piattini d’olive, e queste vanno situate, o nelle piccole insalatiere espressamente, o nelle spolette di terraglia, o finalmente anche nei piatti da zuppa in mancanza, ricoperte d’acqua fresca onde non perdere il lor colore.

Potrai fare de’ piattini di ravanelli, e bianchi, e rossi, come ancora de’ piattini di diverse insalate cotte, cioè, de’ piccoli faggiolini verdi, de’cocozzoli, delle radici di cardoncelli ben pelate, delle carote, de’ sparagi ec.

Farai de’ piattini di frutti di mare mollicati nei piccoli cartoccini, ed ancora dei frutti di mare freschi.

Farai de’ piattini delle cortecce di piccoli aranci verdi, che dividerai per mettà, e destramente ne toglierai il frutto, facendo restar vuota la corteccia, che farai raddolcire in acqua fresca, ed in quelle conchiglie, ci porrai delle diverse creme con dei pezzettini di candito.

Potrai far pure dei piattini d’ovi alla marinara, però, divisi in quartini, con quella medesima salsa giusta il Capitolo XII. de’ piatti d’ovi.

Potrai fare ancora de’ piattini formando piccole caponate, con biscotti semplici, con pezzettini di petti di polli lessati con Ghenett di vitella, fegatini ec., e di altre con pezzettini di ragoste, altri pesci ec. guarnite con diverse erbe trite in insalata, e di diverse composte in aceto, giusta parlando delle caponate, ed insalate nel Capitolo XXIII.

Farai de’ piattini di pasta frolla, taluni di piccole pastine biscottate con mandorle, e senza, taluni altri di piccolissimi pasticcetti della medesi-