Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/215


207

due once de’ medesimi nocciuoli, cioè, che siano appena contusi: dopo l’elasso de’ cinque giorni passerai lo spirito di vino, dando una piccola premuta alle ciriegie, e lo mescolerai col giulebbe; però di un rotolo di zucchero, perchè dissi due libbre di spirito vino, e farai il dippiù come per gli altri rosolj.


Rosolio di fiori di cedro.


Prendi una libbra di fiori di cedro, ben puliti, una libbra di spirito di vino, un’altra d’acqua, ed una libbra e mezza di zucchero polverizzato, e mescolando tutto insieme lo terrai in fusione per un mese, badando che il vase sia benissimo otturato, e poi lo distillerai come gli altri.


Rosolio di Gelsomino.


Prendi libbre due di spirito di vino, ma sempre il più eccellente, ed ogni giorno per un mese continuo ci porrai un’oncia, e più di freschi gelsomini cambiandoci quelli del giorno precedente; dopo l’elasso del mese farai il giulebbe di un rotolo di zucchero, e quando si sarà perfettamente raffreddato lo mescolerai con lo spirito, e farai il dippiù come gli altri.


Rosolio d’ananassa.


Prendi la più bella ananassa, ne togliarai la corteccia, la ridurrai in diversi quartini togliendone i semi, e la porrai in fusione in tre libbre di spirito di vino, che la terrai sempre così per quindici giorni purchè il vase sia bene otturato, dan-