Pagina:Cucina teorico-pratica.djvu/190

182

molto danno recherà ai tuoi visceri la salsa, ed in ottobre dello scorso anno 1838 una Signora di molto riguardo fu sorpresa il giorno da torbidi di visceri avendo gustata la mattina di questa salsa e non potea persuadersi qual ne fusse stata la causa, e discutendo la cosa, con una sua confidente volle venire all’analisi del pranzo fatto avea la mattina e conobbe, essere stata cagione del suo incomodo la detta salsa, che per rallenire i torbidi pensò prender letto, ed essendo buon ora ancora, fe trattenere la sua confidente che gli tenesse compagnia, vollero entrambe divertirsi un poco colla lettura del mio libro cucina Teorico-Pratica prima edizione per vedere se in esso vi era la detta salsa, e quali erano i suoi componenti, e viddero essere dei più semplici, che poi essendosi incolfate nella cucina casareccia in dialetto Napolitano, cbe diede moltissimo luogo a distrarsi nel ridere, che servì di un grazioso Farmaco alla degna Signora per i suoi visceri, ed essendone stato richiesto dall’amica confidente qual ne avesse potuto essere la causa; gli risposi, che gli ovi non erano freschi; percui ti raccomando badare moltissimo all’acquisto de’ generi.


Salsa di erbe.


Prendi sei lattughe; due scarole, un poco d’acetosa, e cerfoglio; e sei cipollette, laverai, e triturerai tutto benissimo; porrai questo trito in una casseruola, con un pane di butiro, che passerai pel foco , finchè non siavi più umido d’acqua; indi ci unirai un oncia di fior di farina bagnando con brodo chiaro, e del coli, del sale, e del pepe, farai tutto ben cuocere, e te ne servirai, o sotto a pezzi di polli cotti alla genovese,