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ciascun di essi per li diversi lavori, che voleansi fare, siano per Cucina, sian per Riposto servendomi dei termini francesi e che il bollimento non s’intendea continuare per dieci giorni, ma per dieci momenti, perchè da un all’altro istantaneamente si passa ad un punto di cottura, che per rimetterlo, basta immischiarci un pochino d’acqua fresca, e tosto si ritornerà al punto precedente, laddove vi fusse stata qualche alienazione galante: or dovendo fare questa seconda edizione, trascriverò quelli stessi ond’essere conseguente e cercherò alla meglio adattarmi, onde più facilmente spiegarmi, e rendere più paga l’amabile Damina, che di tutto cuore ringrazio di aver fatto l’acquisto della prima edizione, come pregarla di fare per la presente non escluso il degnissimo e Rispettabile suo zio, che in una Chiesa mi estrinsecò il suo gradimento della mia opera.

Sicchè diversamente spiegando il punto della settima cottura dello siroppo, da servirti per l’uso in quistione, cioè, per l’ovi faldacchiere, lo conoscerai quando colla mescola farai cadere delle stille di siroppo in un piattino da caffè (che non sia bagnato), e raffreddandosi resti denso, allora lo toglierai dal foco, e lo verserai in un vase di terra a raffreddare, e se hai della fretta, porrai il vase in acqua fresca ricambiandola più volte. Quando si sarà raffreddato lo siroppo ci mescolerai numero trenta torli d’ovi freschi, a quali ne avrai tolto bene le chiara (e qui voglio darti un altro metodo, come togliere con più faciltà le chiara dai torli, ovvero rossi, o aprirai il guscio dell’ovo facendolo cadere in un piatto, e con tre dita della mano destra prenderai il torlo, cioè, coll’indice e col medio, e col pollice accompa-