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gatini, piselli, fonghi ec., o un altro di pesce con fonghi, piselli ec., e di ciò ne riempirai i vuoti de’ canestrini, e così l’accomoderai nel piatto, e li servirai.
Frittelle di cecinelli.
Farai la pastarella di fior di farina un pò consistente; indi prenderai i cecinelli, bada bene, che qui vi è un intrigo: vi sono de’ veri cecinelli, che si chiamano veraci, e questi sono di color biondo, ne mai ingrandiscono (per essere così la loro specie); vi sono poi degli altri, che chiamansi bianchetto, e questi sono quelle piccolissime alici proibito dalle Leggi di potersi pescare in taluni mesi dell’anno, perchè si prendono con una rete come la calzetta, ed hanno un certo amaro; di questi taluni se ne servono battezzandoli ancora per cecinelli, per la ragione, che costano la mettà de’ veri cecinelli (starai dunque attento a fame l’acquisto). Sicchè prenderai li cecinelli veraci, e dopo ben puliti, e lavati, li mescolerai in qtiella pastarella, facendone tante frittelle, e così li friggerai.
Questi medesimi cecinelli (ma sempre de’ veraci) sono ottimissimi a farli fritti sciolli, a segno, da poterli numerare; e tutta l’attenzione è di saperli ben farinare, e meglio friggerli con strutto, o con oglio; sono migliori fritti con oglio.
Frittelle di caffè.
Porrai in una casseruola once otto di butiro, un poco di raspatura di cedro, un piccolo bicchiere d acqua distillala di cedro, o di fiori,