Pagina:Cronica de matematici.djvu/56

36

medie. Scrisse i metrici, nel qual libro insegnava di trovare l’approssimatione della radice d’un dato numero. Seguì sopra tutti la dottrina d’Archimede, & espose l’inventioni sue. Trattò delle cinque potenze, dell’opera di cui servissi Pappo nell’ottavo de suoi collettanei. Scrisse degl’Automati, e degli spiritali, & anco degl’Hidrologii, cioè Horologgii dall’acqua. Scrisse le Camraiche, e Cambestrie, Machine da guerra. Publicò parimente Herone un libro della Geodesia, cioè del misurare i campi.

[174][80]POSIDONIO d’Apamea di Siria Filosofo Stoico trasferissi da giovinetto in Rodi, ove fece mirabile profitto nelle scienze. Fù discepolo d’Antipatro Stoico, à cui successe nella scuola. Fù domestico di Scipione Affricano, di Pompeo il grande, e di Cicerone. Fù Historico, Geografo, e Matematico. Scrisse molti libri di Geografia, nelle quali Strabone si sforzò di riprenderlo in qualche cosa, come haveva fatto Eratostene, & Hipparco. Publicò molte opere morali secondo la Dottrina degli Stoici. Scrisse anco delle Fisiche, & attese alle cose dell’Astrologia, e ne compose volumi, de quali in gran parte nella sua circolare specolatione si valse Cleomede. Investigò con un modo ri-


trova-